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  PORTALE TURISTICO DI ZAFFERANA ETNEA

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"A Zafferana l'aria è buona alle labbra, sa di pane fresco di forno, di ginestre. E da lassù, dai tremila metri dell'Etna, la Sicilia è una stella a tre punte nel cielo capovolto del suo mare antico"  (Igor Man,La Stampa Sett. 96)

Il monumento alla Madonna della provvidenza costruito dai fedeli a Piano dell'Acqua nel 1994 in segno di ringraziamento per lo scampato pericolo lavico del 1992, che minacciò seriamente l'abitato di Zafferana.
  

ITINERARI TURISTICI CONSIGLIATI


Il secondo itinerario consigliato è quello che da piano del vescovo porta alla valle del bove
Da piano del vescovo (mt. 1370) verso la serra del Salifizio ( mt. 1720) ed infine in rapida discesa attraverso un agevole canalone parzialmente ricoperto da maestosi faggi. Percorsi in auto circa sette chilometri la strada che da Zafferana conduce al rifugio sapienza, si arriva all'altezza di pian del vecovo. Lasciata la macchina ed inboccato il sentiero natura del parco dell'Etna che taglia trasversalmente il pianoro in direzione di un ampio canalone boscato. una volta oltrepassato il segnale di confine della zona "A" del parco ( Riserva integrale) il tracciato si mantiene per un tratto all'ombra di faggi e quindi affronta (grazie ad una serie di scalini) il ripido pendio che separa dall'acqua Rocca degli Zappini. Qui vale la pena di fermarsi per qualche minuto per osservare ( con molta cautela) una cascata di basalto levigatissimo che precipita a pochi metri da un faggio secolare, ai piedi del quale sgorga una vena d'acqua. Da qualche tempo la sorgiva è stata sistemata e consente adesso all'escursionista di rinfrescarsi dopo la prima ripida impennata dell'itinerario. Proseguite sul sentiero che da questo momento diventa gradatamente sempre più sabbioso e che serpeggia tra faggi,ginestre e pulvinidi astragalo fino alla serra del salifizio.Arrivati a questo punto il più è fatto. Affacciatevi dalla cresta e l'ampio scenario della valle del bove, con le sue lave, i poderosi dicchi,l'impressionante distesa della colata lavica del 1991/1993 vi attirerà irresistibilmente. percorrete la sella su cui vi trovate seguendo una evidente traccia di sentiero che si diparte alla vostra sinistra, guardando la valle, e dopo aver superato un canalone sabbioso immergetevi in un boschetto di faggi che vi condurrà fin dentro l'antico sprofondamento. Arrivati dentro la valle vi troverete dinanzi l'imponente ammasso di lava recente sul quale è visibile la traccia del sentiero "Carmelo e Riccardo" (dedicato dal club alpino ai due ragazzi morti per un incidente in arrampicata). Seguendo gli "omini" e rari segnali del sentiero "Carmelo e Riccardo" è possibile prolungare l'itinerario all'interno della valle raggiungendo (con una ulteriore ore e mezza di cammino) la zona in cui si trova la grotta Cutrona alla base del canalone della Montagnola.

Terzo Itinerario consigliato

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